FAQ

Cos’è la visita senologica e a cosa serve?

È un esame completo del seno, eseguito da un medico senologo senza utilizzare strumentazioni. Permette di individuare, o di escludere, la presenza di patologie che interessano la mammella clinicamente evidenti.

 

La visita senologica richiede preparazioni particolari?

No, ma è richiesto di portare con sé i referti di vecchi esami e/o la documentazione che riguardi eventuali problemi senologici.

 

Perché è importante sottoporsi regolarmente a una mammografia con tomosintesi?

Perché, visualizzando in modo semplice e riproducibile tutta la mammella, è ad oggi l’esame di base per la diagnosi precoce del tumore al seno, necessario ma spesso insufficiente. Trent’anni di programmi di screening basati esclusivamente sulla mammografia hanno ridotto la mortalità per questa patologia. Ci aspettiamo miglioramenti ulteriori con l’introduzione nella pratica clinica delle nuove metodologie diagnostiche.

 

A che età e con quale frequenza è meglio sottoporsi a una mammografia con tomosintesi?

Se non ci sono rischi particolari, quali la familiarità per il tumore mammario, la prevenzione annuale  può iniziare ai 40 anni. È importante sottoporsi a mammografia anche nell’eventualità di dubbi o sospetti sorti durante la visita senologica o un’ecografia.

 

La mammografia con tomosintesi è pericolosa? Provoca dolore?

Essendo un esame che utilizza raggi x, la mammografia comporta un accurato controllo del loro uso. Non esiste un rischio biologico se eseguito sotto sorveglianza medica come tutte le procedure radiografiche.

La mammografia prevede la compressione della mammella – necessaria per ottenere immagini più nitide. L’eventuale insorgere di indolenzimento o lieve dolore è legato alla sensibilità della singola paziente. Va sottolineato come la sensazione di disagio e fastidio non è legata ad alcun tipo di danno alla mammella e si dissolverà ad esame finito.

 

La mammografia è adatta ai seni piccoli, con protesi o alle mammelle maschili?

La dimensione della mammella non influisce sul risultato: i seni piccoli, così come il seno maschile, possono essere sottoposti senza problemi a mammografia.

Nel caso di presenza di protesi mammarie gli impianti non ostacolano la visibilitá in tomosintesi:  quest’ultima va integrata con l’ecografia per il consueto studio della ghiandola e lo studio della protesi.

 

Cos’è l’ecografia mammaria e che differenze esiste con la mammografia

È l’esame che crea una immagine della mammella attraverso l’uso degli ultrasuoni che si propagano elettivamente in mezzo liquido. Esistono differenze sostanziali rispetto alla mammografia che usa I raggi X. Le informazioni derivanti non sono sovrapponibili nel senso che la mammografia vede alcune cose l’ecografie molte altre: il massimo delle informazioni si ottiene integrando entrambe le metodiche nella stessa seduta.

Si consiglia di sottoporsi alla prima ecografia alle mammelle già compiuti i 30 anni insieme a visita senologica con inquadramento del rischio clinico.

 

Quali sono le alterazioni dello stato naturale del seno a cui prestare attenzione?

Una particolare attenzione va posta all’eventuale insorgere di secrezioni dal capezzolo, cambiamenti nella forma del seno, arrossamenti e irritazioni, alterazioni o zone retratte nella cute, noduli. È bene rivolgersi al centro specializzato nel caso in cui si verifichino uno o più degli stati appena elencati. Si sottolinea che quanto sopra è estremamente raro nelle donne sottoposte a controlli annuali completi.

 

Come si presentano le secrezioni dal capezzolo? Quando possono comparire?

Le secrezioni dal capezzolo, che possono comparire tra i 30 e i 50 anni, possono essere multicolore, lattiginose, siero lattiginose, ematiche, sierose o acquose. L’insorgere di questi stati necessita di un parere medico del centro senologico.

 

Cosa causa le secrezioni dai capezzoli?

Le cause delle secrezioni dal capezzolo sono varie, possono avere natura benigna o essere sintomo di patologie più complesse. Da una parte sono fisiologiche e legate al periodo premestruale o precedente la menopausa, dall’altra possono essere legate ad infiammazioni o essere il sintomo di un tumore alla mammella. Non vanno mai sottovalutate e richiedono il parere del medico del centro senologico.

 

Che cos’è la Mineralometria Ossea Computerizzata – MOC? A cosa serve?

È una tecnica diagnostica utilizzata per misurare la mineralizzazione delle ossa, in particolare per valutare la densità del calcio. La misurazione della massa ossea permette di rilevare alterazioni  del metabolismo del calcio.

 

Quali sono le indicazioni per sottoporsi a MOC? Ci sono rischi per la salute?

L’esame non presenta limiti riguardanti il sesso o l’età del paziente. L’unico stato che preclude il ricorso alla Mineralometria Ossea Computerizzata è una gravidanza in corso.

La metodica non presenta rischi, non è invasiva e non provoca dolore. La dose  da radiazioni è minima e non esiste rischio biologico.

 

Quando è consigliabile sottoporsi a una visita oculistica?

Si comincia dall’infanzia in età scolare con visite a cadenza annuale.

In età, adulta, se non ci sono problematiche o disturbi manifesti, il controllo è eseguibile ogni 2 o 3 anni o all’insorgenza di sintomi.

 

All’insorgere di quali disturbi è opportuno ricorrere a una visita oculistica?

In tutti i disturbi della capacità visiva.